Sei soggetti pericolosi che sicuramente incontrerete prima di un esame


  • 16-01-2018
  • Sottotesi.it

La sessione invernale sta arrivando, le aule studio stanno iniziando a riempirsi già dall’orario di apertura e la pressione sta iniziando a farsi sentire.

Come al solito ci sarà chi si preparerà all’ultimo, passando notti in bianco e chi ha già iniziato a studiare da inizio Settembre con libri sottolineati e riassunti fatti, pronto a superare anche l’Everest con un paio di evidenziatori al posto dei picconi. A prescindere dalla vostra preparazione, quando arriverete all’esame, convinti di passarlo o solo per andare a dare un’occhiata alle domande, nell’attesa di entrare in aula, vi consigliamo vivamente di stare lontani da queste tipologie di studenti sotto esami:

Il Nostradamus. In due parole: lui sa! Il Nostradamus è il classico studente che durante la notte ha sognato le domande che il docente ha preparato, oppure, ha fatto non si sa quali calcoli statistici tra gli esami precedenti e le domande trovate su Internet da sapere, con certezza, quali sono quelle che capiteranno nel compito.

Ovviamente attorno a lui si creeranno giri di scommesse di studenti che daranno la propria valutazione e opinione a riguardo. Chi impaurito dal pronostico aprirà il libro e si metterà a ripassare (se non studiare come un matto) quel capitolo che, secondo lui, non era così tanto rilevante; chi invece, contraddirà il nostro caro Nostradamus perché, secondo i suoi calcoli, la domanda sarà un’altra, formando così un dibattito talmente acceso che nemmeno nelle più grandi litigate a Forum.

 

La statua. Colui che arriva nell’atrio o davanti all’aula dove si sosterrà l’esame un’ora prima e, come preso da un attacco di panico o da una sessione intensa di concentrazione pre-esame, si paralizzerà, come una statua: immobile con lo sguardo fisso o verso il basso o il muro. Niente potrà distoglierlo dal suo stato di immobilità: non una parola, non un gesto, nemmeno un saluto, finché il professore o il suo possibile assistente, proferiranno le parole magiche: “potete entrare”. In quel momento avverrà il risveglio e con sguardo basso e camminata veloce si dirigerà all’interno dell’aula per svolgere il suo esame.Il soggetto statua è come un sonnambulo, quindi è sconsigliabile svegliarlo dal suo stato di trans; non potrete sapere cosa succederà.

 

Il maratoneta. Completamente opposto al soggetto statua, lo studente in questione, preso da uno stato di agitazione che non riesce a tenere dentro, completerà i suoi 42 chilometri nell’atrio andando avanti e indietro per la stanza. Mentre il soggetto statua, al massimo vi potrà provocare un po’ di timore, il maratoneta vi farà entrare direttamente nella tribuna della finale di tennis del Torneo di Wimbledon, dove lui rappresenta la palla in continuo movimento da una parte all’altra della stanza. Non solo vi distrarrete ma potrete anche rischiare di provare un leggero mal di mare.

 

Il “non ho studiato”. Classico studente presente fin dalla prima elementare.

Il “non ho studiato” è colui che frequenta tutte le lezioni, studia dalla mattina alla sera, fa i riassunti dei libri con l’affiancamento degli appunti presi a lezione ma, il giorno dell’esame, lui non sa nulla perché “si è presentato solo per vedere l’esame, tanto non passerà mai”. Non rispondono a nessuna richiesta di chiarimento, non si fanno influenzare dal Nostradamus e dai suoi scommettitori, non fanno caso al maratoneta o alla statua. Loro sono i più tranquilli, perché tanto sanno che non passeranno oppure, se lo faranno, sarà solo questione di una grande fortuna.Puntualmente, con sua grande sorpresa (non degli altri), prenderà 30. Stategli lontano, se non volete avere, seppur giustificato, un attacco omicida.

 

L’amico di tutti. Colui che non frequenta nessuna lezione, non conosce nessuno del corso ma quando arriva alla porta dell’aula dove si sosterrà l’esame diventa amico di tutti. Si avvicina con un timido saluto, ti offre una sigaretta o l’accendino e inizia a chiacchierare. Non farti abbindolare. Quando gli avrai dato anche solo un minimo di confidenza inizierà a farti qualsiasi richiesta e domanda; che sia sul professore, sulle possibili domande che possono capitare nella prova, se hai dei riassunti o degli appunti presi a lezione così da dare una ripassata, chiarimenti o richiesta di informazioni sulla modalità di esame. Attento, perché dalla conversazione ne uscirai sfinito e privo di forze perché lui non è solo riuscito a prendere i tuoi appunti, ma anche la tua energia per affrontare la prova d’esame.

 

Il ritardatario. Il ritardatario scopre di avere un esame una settimana prima e parte con uno studio matto e disperatissimo, passando sui libri giorno e notte. Prima dell’esame lo ritroverete a sfogliare il libro o i riassunti trovati su Internet per cercare di memorizzare ancora qualcosa, giusto per non lasciare la prova d’esame completamente in bianco. State attenti ad avvicinarvi, potrebbe iniziare a instillare in voi dubbi e perplessità che vi faranno travolgere dentro il vortice dei ritardatari. Questi sono i soggetti da evitare! Siate tranquilli e non fatevi prendere dall’ansia e, se proprio non ci riuscite, noi siamo qui per darvi una mano.

 

Buona sessione invernale a tutti! #sottotesi