I 5 errori che tutti abbiamo fatto da matricole


  • 01-12-2015
  • Sottotesi.it

Verso la fine dell'università ci atteggiamo tutti a grandi viveur, navigati e segnati dalle nostre esperienze di vita, ma la verità è che da matricole abbiamo collezionato una sfilza di improponibili errori, che in qualche modo abbiamo cercato di occultare o rimuovere. Vediamo i più comuni.

 

1. Andare a delle serate gratis o con allettanti 3x2 di cui avevamo letto il volantino

Da matricole tutti siamo stati vittime di pubblicità ingannevole. Che siano stati affascinanti Pr o accattivanti flyer platinati a convincerci, siamo tutti finiti in qualche locale di dubbio gusto dove i cocktail sapevano di Dixan e si ballavano le canzoni della Carrà. Con gli anni si impara a convivere con questo ricordo e a perdonarsi.

 

2. Andare a fare la spesa al discount

Un po' tutti, quando ci siamo trasferiti fuori casa, abbiamo ritenuto opportuno lesinare sulla nostra alimentazione. Quindi via di surgelati e spaghettate notturne col sugo pronto, il tutto rigorosamente proveniente dal discount, perché nel vocabolario della matricola quantità e qualità sono praticamente sinonimi.

2bis.bere la birra del discount

Perché bere una Peroni se posso bere quattro latte di Finkbrau?

 

3. Mangiare pizzapaki quattro volte a settimana

I tranci di pizza a pranzo, cena, merenda e talvolta anche colazione (quelli avanzati dalla sera prima) sono alla base della dieta della matricola. Talvolta alternati al kebab.

 

4. Saltare le lezioni delle 9 del mattino

Quante volte abbiamo posposto la sveglia mattutina fino a mezzodì a seguito di una notte brava o di un'altra notte insonne passata a guardare serie televisive? A farne le spese sono state perlopiù quelle povere innocenti lezioni delle nove, disertate per rimanere nel caldo ventre del letto, giustificandosi con frasi come “Tanto il prof legge solo le slide” o confidando negli appunti di quell'amico tanto giudizioso che, in verità, non era andato a lezione manco lui.

 

5. Ricordarsi dell'esame una settimana prima

Ricordate quel vecchio slogan della pubblicità del dentifricio “Prevenire è meglio che curare?”. Ecco, è qualcosa che forse avete ben recepito per ciò che riguarda la vostra igiene dentale, ma molto probabilmente – almeno il primo anno di università – non l'avete applicato all'organizzazione del vostro studio, ritrovandovi a qualche giorno dall'esame sommersi di libri, appunti e dispense e a bere secchiate di “caffè dello studente” in piena notte per mantenervi svegli.

 

Purtroppo - o per fortuna? - un giorno ci siamo svegliati di soprassalto e sudati rendendoci conto che non eravamo più matricole e che la domanda clou della nostra vita non era più "Qual è il locale con il miglior rapporto prezzo dell'alcol/quantità di cibo in città?" bensì: "Come cavolo farò a laurearmi in tempo?". Ed è lì che bisogna cominciare a studiare una strategia! ;)