LA VITA DI UNO STUDENTE LAVORATORE


  • 11-12-2019
  • Sottotesi.it

Essere uno studente lavoratore sicuramente non è facile. Bisogna saper gestire il proprio tempo e le abitudini al meglio. Spesso potremmo sentirci sopraffatti o stressati dalla quantità degli impegni che abbiamo, ma dobbiamo ricordarci sempre che non si è mai soli.
Oggi vi raccontiamo la storia di tre ragazzi che lavorano e studiano sodo, perché effettivamente di ragazzi come loro ce ne sono tanti, anche più di quello che immaginiamo. E speriamo che queste storie possano esservi d’aiuto per continuare a studiare al meglio e lottare per i vostri sogni, affrontando tutti gli impegni quotidiani!

Giulia è una studentessa iscritta al terzo anno di Scienze Politiche. Una ragazza responsabile e decisa, sin da quando aveva 18 anni, lavorava nelle fiere durante i week-end o i periodi di eventi. Da qualche mese lavora al mercatino dell’usato, un negozio che rivende gli oggetti e i vestiti di seconda mano.

Lavorando cinque giorni alla settimana, a tempo pieno, Giulia ha dovuto cambiare radicalmente il proprio stile di vita. Ci racconta che, per lei, è difficile organizzarsi e chiedere permessi a lavoro per sostenere gli esami o andare a lezione, quindi sfrutta il tempo lavorativo per mettersi dei soldi da parte e potersi concentrare sugli studi più avanti.

Prima, la studentessa, aveva un ritmo diverso, magari evitava di uscire il fine settimana, per riposarsi ed essere carica per la fiera, mentre oggi cerca di sfruttare il week-end per studiare, mettersi in pari con gli appunti presi dagli amici e dedicare il tempo alla famiglia.

Sicuramente la vita sembra più faticosa a Giulia, infatti ci confessa che a fine anno le scadrà il contratto e non vede l’ora, perché da gennaio potrà concentrarsi di nuovo sull’università e sulla cosa che le dà più ansia in assoluto: la tesi!

Claudia è nata e cresciuta a Salerno, ma vive a Milano ormai da tre anni. Studia Economia, una materia bella tosta e ci racconta che non è stato per niente facile trovare il lavoro, anzi.

Claudia ha la fortuna di avere esperienze lavorative precedenti e due piccoli fratellini che sono delle pesti! Infatti è riuscita a trovare lavoro come baby-sitter presso una coppia milanese con un bimbo di 8 anni. Claudia ogni mattina lo accompagna a scuola, poi corre a lezione. Da quando lavora anche i suoi ritmi sono cambiati: ad esempio, il pomeriggio non frequenta più le lezioni perché deve correre di qua e di là, tra partite di calcio, lezioni di piano e insegnanti di lingue, assieme al suo piccolo “ometto", di cui ha la completa responsabilità.

Claudia riesce a studiare le materie dei prossimi esami mentre fa i compiti assieme all’ “ometto”, come le piace chiamarlo. Si concentra molto sugli studi e sfrutta anche il week-end, quando è libera dal lavoro, per ripassare, fare schemi, appunti, ecc.

Essendo alla fine della triennale, anche lei è in crisi con la tesi; addirittura non si è presentata all’appello di novembre perché voleva scriverla meglio, ma lavorando non ha avuto tempo per ultimarla e ha rimandato il tutto alla sessione di marzo. Beh, teniamo le dita incrociate per Claudia!

Marco è a Bologna da due anni. È un ragazzo sveglio e furbo, sa parlare bene, perciò ha scelto Scienze della Comunicazione. Comunica con tutti, gli piace conoscere gente ed è molto estroverso!

Da circa un anno fa il cameriere in un ristorante sui colli bolognesi (ha ottenuto il lavoro proprio grazie alla sua “parlantina”); per fortuna ha la macchina che gli permette di organizzarsi per arrivare a lavoro in tempo. Gli orari dei suoi turni lavorativi sono serali, all’incirca dalle 18.00 alle 2.00 di notte e questo ha stravolto i suoi ritmi. Tornando a casa tardi, Marco ha iniziato anche a svegliarsi sempre più tardi la mattina, ha smesso di frequentare alcune lezioni e preferisce andare direttamente in biblioteca o chiedere gli appunti/riassunti per gli esami, senza dover leggere tutto il materiale didattico.

Il fine settimana Marco non studia più ma finisce di lavorare, vede gli amici e, ovviamente, facendo molto tardi, sfrutta il sabato e la domenica per dormire a volontà durante il giorno.

Gli manca l’ultimo anno della triennale e vorrebbe laurearsi a luglio, ma come la maggior parte dei ragazzi, ancora non ci pensa e prende la vita con calma, così come viene.

 

Le storie di questi ragazzi sembrano diverse, ma sono in realtà molto simili.

Tutti noi affrontiamo delle difficoltà quotidiane e non dobbiamo mai farci abbattere dagli ostacoli, perché ce ne saranno tanti lungo la vita.

Inoltre, il sistema universitario ha inserito delle ore di tirocinio, per far provare a livello pratico agli studenti com’è fatto il mondo del lavoro; per alcuni rappresenta un’opportunità, un’esperienza in più da inserire nel proprio bagaglio. Purtroppo c’è anche chi non ci riesce e si arrende ma l’importante è ricordarsi che non esistono situazioni inaffrontabili, certe volte bisogna solo saper chiedere una mano! 

 

Anche voi siete studenti lavoratori?

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