Tesi Compilativa vs Tesi Sperimentale


  • 14-06-2019
  • Sottotesi.it

Sei a un passo dalla fine degli esami, o addirittura sono già stati tutti verbalizzati nel tuo libretto. È il momento di scegliere l’argomento della tesi e il relatore. Si tratta di una fase molto delicata, di cui parleremo in maniera più approfondita prossimamente sul blog, ma una volta superato questo piccolo scoglio dovrai prendere un’altra decisione importante: la tipologia di tesi.

A seconda del corso di laurea che frequenti, e a seconda che si tratti di laurea triennale o magistrale, potrà esserti richiesto di scrivere una tesi compilativa o sperimentale. In altri casi, potrai essere tu a scegliere quale delle due fa al caso tuo. Tieni a mente che questa decisione comporta spesso risultati diversi in termini di votazione e numero di crediti formativi, nonché di tempo da impiegare per la stesura.

Ma vediamo ora in cosa consistono e come si strutturano questi due tipi di lavoro di tesi.

 

  • Tesi compilativa: al tesista è richiesto di rielaborare e sintetizzare teorie e concetti già elaborati da altri, facendo riferimento a un gran numero di fonti, che comprendono libri, saggi, articoli, e quant’altro. Viene anche definita tesi teorica.
  • Tesi sperimentale: il tesista deve analizzare e studiare personalmente un caso specifico, proponendo un lavoro originale e più o meno inedito che comporta anche periodi di stage, visite e generalmente tempi più prolungati. Si renderà necessario porsi un obiettivo, capire come raggiungerlo attraverso azioni mirate, e analizzare e riportare i risultati di tali azioni. Viene anche definita tesi empirica.

 

Dunque, la principale differenza è che la tesi sperimentale, rispetto a quella compilativa, prevede un lavoro più pratico di analisi ed esperimenti. Nella tesi compilativa queste attività sono generalmente già state svolte da altri, e vengono poi raccolte in un compendio finale.

C’è da sottolineare, però, che anche nel caso della tesi compilativa bisogna essere il più possibile originali. Il processo di selezione e raccolta delle fonti, così come di rielaborazione, è comunque un qualcosa di molto personale, che deve essere svolto con un criterio che è unico e proprio del tesista, sulla base del suo obiettivo finale e dell’argomentazione che intende portare avanti.

Allo stesso modo, una tesi sperimentale prevede anche una fase di ricerca delle fonti molto importante.

Come anticipato, ci sono differenze anche in merito a votazione e tempistiche. Una tesi compilativa comporta un lavoro che può andare dai 3 ai 6 mesi, mentre una tesi sperimentale, poiché prevede esperienza sul campo, può tenerti impegnato anche fino a un anno. Di conseguenza, i risultati in termini di voto finale possono essere più soddisfacenti. Inoltre, scegliere una tesi sperimentale potrebbe aiutare anche in campo formativo e lavorativo, essendo tenuta generalmente in grande conto dalle aziende.

 

Per fare la tua scelta, dunque, dovresti tenere conto di questi fattori fondamentali:

  • Tempo a disposizione
  • Tipologia di corso di laurea (se triennale o magistrale)
  • Relatore (avrai bisogno di un professore molto attento e presente per affrontare una tesi sperimentale!)
  • Votazione finale (prova a calcolare la tua media e, in base al tuo obiettivo, valuta se propendere verso la tesi che ti darà più punti)
  • Prospettive lavorative

 

Che si tratti di tesi compilativa o tesi sperimentale, per qualsiasi difficoltà puoi contare sui Coach di Sottotesi.it. Siamo qui per aiutarti a raggiungere questo obiettivo!