SESSIONE ESTIVA: come affrontarla (e uscirne vivi)


  • 15-05-2019
  • Sottotesi.it

Metà maggio, il periodo più temibile dell’anno è alle porte! Due parole: sessione estiva. Due mesi (scarsi) di appelli d’esame, caldo infernale, storie Instagram di amici in vacanza e tanta ansia. Il risultato? Motivazione ai minimi storici.

Non siamo ancora esattamente al punto in cui inizia a dilagare il panico tra gli studenti universitari, ma è bene tenere a mente alcune piccole regole per evitare di arrivare al punto di rottura.

 

Siamo in Italia, le temperature estive sono certamente nemiche di chiunque debba trascorrere diverse ore della giornata piantonando una scrivania e mantenendo anche una certa concentrazione. Fortunato chi ha il condizionatore in camera, ma la verità è che la maggior parte degli studenti universitari, soprattutto se fuori sede, si troveranno costretti ad adottare soluzioni punk per combattere il caldo infernale. A questo proposito, piccolo promemoria, sistemare il ventilatore davanti al congelatore aperto NON è un metodo efficace!

 

Un giusto approccio prevede invece la scansione intelligente delle ore del giorno da dedicare allo studio. L’ideale sarebbe svegliarsi presto al mattino e approfittare dei momenti meno caldi, concedendosi pause tra il pranzo e il primo pomeriggio. Potrà sembrare paradossale, ma costringerti a fissare il libro per ore intere non aumenterà la tua concentrazione. Le pause sono tue amiche! Concediti qualche minuto ogni tanto, per bere o mangiare qualcosa, o fare una passeggiata, o guardare qualcosa in tv.  

Bere tanto è fondamentale, come anche evitare cibi troppo grassi o fritti (non sarebbero certo d’aiuto contro il vostro senso di spossatezza).  

 

Importantissima fase preliminare: organizzare il lavoro.

Leggi il programma, studialo a fondo e reperisci il materiale. Renditi conto di quanto sia impegnativo e di quanto tempo ti porterà via. Hai già il calendario degli appelli? Benissimo! Cerca di distanziare gli esami più difficili nei due mesi a disposizione, e resta coi piedi per terra nella pianificazione. Programmare di dare sette esami da 12 CFU in meno di 60 giorni è davvero poco realistico e controproducente. Evita fonti di stress aggiuntive e prefissati un obiettivo raggiungibile.

KEEP IT REAL.

 

Perfetto, ora hai organizzato lo studio, hai fatto un calendario con tanto di numero di pagine da leggere giornalmente, sai anche in quali ore studiare e quali no, e hai sistemato una bottiglia d’acqua sulla scrivania. Soddisfatto? Purtroppo no.

Resta un fatto: preferiresti impiegare il tuo tempo in attività sicuramente più divertenti e che potresti svolgere con i tuoi amici. Andare al mare, in piscina, bere una birra ghiacciata ascoltando musica, partire per un viaggio. E il peggio è che molte delle persone che conosci avranno effettivamente modo di fare queste cose.

 

C’è una magra consolazione a tutto ciò, ovvero la certezza che in questo momento non sei solo. Come te altre migliaia di studenti devono affrontare le stesse difficoltà e porsi gli stessi limiti. Sfrutta questo aspetto e cerca supporto tra i tuoi colleghi e amici, studiando ad esempio insieme a qualcuno. Parola chiave: solidarietà.  

 

Quanto segue, poi, potrà suonare irritante e fastidioso da sentire, ma è tristemente vero. Gran parte del tempo che dovremmo dedicare allo studio non è piacevole, per ovvie ragioni, ma lamentarsene in continuazione non lo renderà più sopportabile, semmai alimenterà il senso di frustrazione generale dovuto al fatto che si è costretti a fare qualcosa che non si vorrebbe fare. Adottare un atteggiamento positivo (nei limiti del possibile) può permetterti di affrontare i prossimi mesi nel modo adeguato.

 

“Preparare gli esami significa chiudersi in casa, evitare contatti con l’esterno e privarsi di qualsiasi forma di svago o distrazione”: deve essere davvero così?

Se si contano in media 8 ore di sonno al giorno ne restano ben 16 da gestire, e con una giusta pianificazione è perfettamente possibile ritagliarsi del tempo per andare a bere qualcosa o vedere persone, per fare ciò che ci va di fare. Inoltre, se le ore trascorse a studiare saranno state produttive, il tempo libero avrà tutto un altro sapore, e sarai in grado di godertelo a pieno!

 

Ultimo consiglio spassionato (e forse un po’ scontato, ma sacrosanto): non ridurti all’ultimo. Se non hai ancora iniziato, fallo ora. Il te stesso di luglio ti ringrazierà per questo.

 

Forza e coraggio, e in bocca al lupo!

 

Se dovessi incontrare particolari difficoltà con la preparazione di un esame, rivolgiti a noi di Sottotesi.it e ti metteremo in contatto con un Coach specializzato nella tua materia, che potrà esserti di grande aiuto!